RADIOMICROFONI
“ Tutto
quello che avreste dovuto conoscere senza sapere a chi chiederlo “
L’argomento
RADIOMICROFONI è particolare e come tale
necessita di alcuni importanti chiarimenti.
Cerchiamo di
spiegare con parole semplici di cosa si tratta anche se il tema è molto
complesso e a volte contraddittorio.
Innanzi tutto
diciamo cosa si intende per radiomicrofono.
E' un apparato
in grado di trasportare una informazione
(Voce) da un punto all’altro senza utilizzare fili ma bensì onde radio.
E' costituito
principalmente da :
Trasmettitore: E’ l’apparecchiatura che trasmette via
radio l’informazione
Deve avere
alcune caratteristiche precise quali Potenza, Frequenza, Banda occupata
Tipo di Modulazione (Solitamente FM), Massima deviazione
Ciclo di funzionamento ecc.
Ricevitore: E’ l’apparecchiatura atta a ricevere
e decodificare l’informazione trasmessa
La
caratteristica fondamentale è la frequenza di funzionamento oltre che la
sensibilità, selettività e altro.
Negli
apparati professionali il ricevitore è formato da due sezioni uguali e distinte
in modo da scegliere automaticamente il segnale che arriva con maggiore
intensità (Sistema True Diversity) spesso dopo
essere stato riflesso in maniera differente dagli ostacoli circostanti
1) La prima caratteristica è la Frequenza
(o Frequenze) di funzionamento.
Fino a pochi
anni fa, prima dell’avvento del Sistema DVB-T
(Digital Video Broadcasting - Terrestrial), vi era una propria vera giungla
dove ognuno si arrangiava come meglio credeva pur di riuscire ad avere la
possibilità di una trasmissione e ricezione senza interferenze.
Principalmente
le trasmissioni avvenivano (e avvengono tuttora) in banda VHF (Very Hight Frequencies) che vanno da 30 a 300 Mhz o UHF (Ultra Hight Frequencies) che vanno
da 300 a
3000 Mhz.
Queste sono
bande destinate dal PNRF (Piano
Nazionale Ripartizione Frequenze vedi nel web questa voce) principalmente
alle trasmissioni Televisive, Ponti radio, FM e altro pertanto non attribuiti come Servizio Primario per le trasmissioni dei
radiomicrofoni.
Per Servizio
Primario s’intende quel servizio per il quale l'uso è prioritario e consente
fra le altre cose di essere tutelato in caso di Interferenza.
Quindi i Radiomicrofoni NON possono essere sono
tutelati.
I canali
televisivi analogici in realtà non occupavano l’intero canale ad essi
riservato, ma essendo una trasmissione a “Banda
laterale parzialmente soppressa” (o vestigiale) davano la possibilità entro
certi limiti di utilizzare una zona del canale abbastanza libera e senza avere
grosse interferenze, ma era, comunque, FUORILEGGE.
Con l’avvento
del DVB-T l’intero
canale assegnato è interamente occupato (non è possibile in questa sede
affrontare i motivi tecnici per cui avviene questo) e non vi è più la possibilità
di trovare uno spazio libero.
(Vedremo in
seguito che piccoli spazi sono ancora disponibili).
2) La seconda caratteristica è la Potenza di trasmissione
Apriamo una piccola
parentesi, dicendo che il campo elettrico irradiato è dovuto sia alla potenza
del trasmettitore che al guadagno dell’antenna.
La potenza
viene misurata in Watt ERP (Effective
Radiated Power) ed è dovuta alle due componenti.
L’antenna,
spesso per problemi di ingombro, è contenuta dentro al corpo del trasmettitore ed
è di piccole dimensioni e può essere solo assimilata ad un dipolo o sottomultipli
(Lamba/2 – Lambda/4) il cui guadagno è basso, quindi la potenza di trasmissione
è dovuta principalmente alla potenza del trasmettitore.
Solitamente le
potenze sono dell’ordine delle decine di milliwatt (10 mW o 50 mW)
3) Deviazione massima, Banda occupata,
Ciclo di Funzionamento
Ogni
trasmettitore non può eccedere nella massima deviazione consentita perché ciò
comporta distorsione, occupazione
abnorme del canale adiacente, difficoltà del Ricevitore a restare sintonizzato,
ecc.
Per quanto
riguarda la Banda
occupata essa è fissata come massima a 200
Khz, ma può essere anche meno.
In teoria
sarebbe sufficiente almeno il doppio della massima frequenza audio da trasmettere
cioè ipotizzando un massimo di 15 Khz potrebbe essere almeno 30 Khz.
Nei
trasmettitori a banda stretta infatti è di 50
Khz come margine di sicurezza, ma per i nostri scopi è fissata a 200 Khz per avere un migliore rapporto
Segnale/Rumore e qualità di segnale
Per Ciclo di funzionamento si intende il
tempo in cui l’apparato è attivo.
Nel nostro
caso è sempre il 100%
La
stragrande maggioranza dei prodotti in commercio sono FUORILEGGE perchè non
rispettano le regole e le direttive
(Principalmente
per frequenza e potenza di funzionamento)
nonostante
vengano regolarmente venduti.
E allora che fare?
Innanzi tutto vediamo quali sono attualmente le normative
in vigore.
A tale
proposito è utile vedere cosa dice la Gazzetta Ufficiale
Nr. 35 del 12/2/2005
Per i nostri
usi è utile vedere a pag 19 dove elenca gli
“apparati a corto raggio utilizzati come
radiomicrofoni”
Escludiamo gli
apparati con distanza fra i canali di 50 Khz (Non è esatto parlare di canali
perchè non esiste una canalizzazione. Comunque….. ).
Osserviamo la
banda 470-854 Mhz. Essa è occupata
dalle trasmissioni del DVB-T per cui si possono utlilizzare solo gli spazi
infracanale per avere almeno una
trasmissione con un certo margine di sicurezza
Ve ne sono 49 con una BW (Bandwidth - Larghezza di
banda) di circa 400 Khz ognuna
Foto esplicativa di come viene
occupato lo spettro dal segnale DVB-T
Rimangono i "buchi" fra
un canale e l'altro di circa 400 Khz
Molto
interessante anche la banda 863-865
Mhz.
Sono
disponibili ben 2 Mhz che, in teoria, potrebbero contenere 10 emissioni
(In pratica per ottenere un minimo livello di
guardia è ragionevole ipotizzarne 9)
Potenza
utilizzabile
Vedi Interfaccia 10 alla Gazzetta Ufficiale (pag.
3)
Marchio CE
Apparati senza marchio CE
Non possono
essere utilizzati ! (Non ci sono altri commenti)
Apparati con marchio CE
Da non
confondere con apparecchiature provenienti dall’Oriente che hanno tale scritta
che indica invece China Export.
Sono
apparecchiature che devono rispettare alcune regole e determinate
caratteristiche.
Devono avere sempre
indicato l’organo accreditato (di solito il laboratorio predisposto alla
verifica delle caratteristiche tecniche) indicato da un numero fra parentesi
tonde ed, eventualmente, il simbolo
del punto esclamativo (!) che indica
“Alert”, limitandone l’uso a seconda del paese.
Devono avere
sempre allegata la Dichiarazione di Conformità.
Di seguito anche le Disposizioni di Legge odierne
riguardanti gli apparati LPD e SRD per uso professionale e non professionale
Low Power Devices - LPD
Apparati che impiegano
frequenze di tipo collettivo, senza alcuna protezione, per collegamenti a
brevissima distanza con apparati a corto raggio.
Non sono soggetti né alla
autorizzazione generale né alla dichiarazione di possesso con contributo
amministrativo annuo, e quindi sono di libero uso. Rientrano
in questa tipologia gli apparati descritti all'art. 105, comma 1, punti da a) a
o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, tra cui ad esempio: sistemi per
rilievo di movimenti, di allarme, telecomandi dilettantistici
(radiomodellismo), applicazioni induttive,
radiomicrofoni a banda stretta e non professionali,
ausili per handicappati, applicazioni medicali di debolissima potenza,
applicazioni audio senza fili, apriporta, radiogiocattoli, per l'individuazione
di vittime da valanga, per telemetria, ricetrasmettitori portatili (potenza max
10mW), mouse e tastiere senza fili, ecc.
Short
Range Devices – SRD
Apparati di debole potenza per uso professionale
Rientrano in tale tipologia gli apparati installati ed utilizzati in
ausilio ad associazioni, strutture o imprese industriali, commerciali,
artigiane e agrarie, comprese quelle di spettacolo o di radiodiffusione, per
gli scopi
di cui all'art. 104, comma 1, lettera c), del Codice
delle comunicazioni elettroniche.
Per questi impieghi è necessario ottenere l'Autorizzazione generale che si consegue previa Dichiarazione
di cui all'articolo 107, comma 10, debitamente compilata e presentata all'
Ispettorato Territoriale, di persona o a mezzo posta, completa degli allegati
descritti nel modulo stesso. Si raccomanda di mantenere copia della Dichiarazione
presentata.
Per ulteriori informazioni è
possibile contattare gli Ispettorati
Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni
Concludendo :
Pur essendo
possibili valutazioni diverse, più o meno restrittive, delle norme vigenti (Si rimanda per l'interpretazione
legislativa all’Ispettorato Territoriale di competenze) non vengono fatte
differenze fra operatori professionali e
non professionali. anche se, a
mio modestissimo parere, la legge fa questa distinzione.
Quindi :
1)
Se sei un operatore non professionale dovresti utilizzare apparati LPD
2)
Se invece sei un operatore
professionale (Services audio, Imprese industriali, Commerciali, Agrarie e Artigiane (in particolare quelle per lo spettacolo), puoi utilizzare gli
apparati SRD.
A tal fine è
necessario seguire le seguenti procedure:
a.
Compila l'Allegato 19 di cui all’Art. 107 Comma 10 spedendo il tutto
All’Ispettorato Territoriale Competente del Ministero dello Sviluppo Economico
(Vedi indirizzi sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e di
seguito evidenziata.
b.
Effettua il
pagamento in base al Numero degli apparati e come indicato nell’allegato
3) Scegli
fra le bande di frequenza sopra menzionate uno o più posti liberi (Almeno di
300 Khz).
Un discorso a parte meritano le seguenti apparecchiature,
menzionate a titolo di cronaca
CB (Citizen Band), PMR
(Personal Mobile Radio)
CB e PMR per uso dilettantistico non
professionale
Sono tali gli apparati:
·
per comunicazioni in banda cittadina (C.B.) -
art. 105, comma 1, punto p) del Codice delle comunicazioni elettroniche - ex
punto 8 dell'art. 334 del D.P.R. 156/73;
·
PMR446 (Personal Mobile radio) installati ed
utilizzati da persone fisiche, assimilati agli apparati C.B. ai sensi dell’art.
105, comma 1, punto p) del Codice delle comunicazioni elettroniche.
Per entrambe le tipologie di
apparati è necessaria la Dichiarazione
prescritta dall’art. 145, comma 3, del Codice delle comunicazioni
elettroniche, debitamente compilata e presentata all' Ispettorato
Territoriale, di persona o a mezzo posta, completa degli allegati descritti
nel modulo stesso. Si raccomanda di mantenere copia della Dichiarazione
presentata.
L’uso od il proseguimento
d’uso dei suddetti apparati è soggetto al pagamento, entro il 31 gennaio
di ogni anno, di un contributo di €. 12,00, indipendentemente
dal numero di apparati, come indicato dall’art. 36 dell’Allegato 25 al
Codice delle comunicazioni elettroniche. Qualora si decida di non
proseguire l’uso degli apparati, sarà sufficiente non pagare più il suddetto
contributo annuo, senza ulteriori adempimenti.
Per ulteriori informazioni è
possibile contattare gli Ispettorati
Territoriali
Gli esempi soprariportati si
riferiscono all'Ispettorato Emilia Romagna
Sperando di essere stato
esauriente, potete chiedere chiarimenti all’indirizzo di posta elettronica
sottoindicato.
Non vi è alcuna responsabilità
voluta o fortuita nell'avere fornito queste indicazioni.
grazie a: Staccioli Pierpaolo
Bibliografia:
·
Ministero delle Comunicazioni
·
Manuali apparati HP
·
Manuali apparati R&S e HP
·
Rover spa
·
Rai Way
·
Marcucci spa
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